Anticiclone delle Azzorre: Guardiano del clima europeo
Se hai mai sentito parlare dell’Anticiclone delle Azzorre, probabilmente lo hai associato al bel tempo e al caldo estivo. Ma cos’è esattamente? E perché è così importante per il clima in Europa? Scopriamolo insieme!
Cos’è l’Anticiclone delle Azzorre?

L’Anticiclone delle Azzorre è un’area di alta pressione atmosferica che si forma nell’Oceano Atlantico settentrionale, nei pressi dell’arcipelago delle Azzorre, da cui prende il nome. Questa struttura meteorologica è caratterizzata da pressioni elevate e venti che si muovono in senso orario nell’emisfero settentrionale. È uno dei principali attori che influenzano il clima dell’Europa e del Mediterraneo.
Attore protagonista delle stagioni negli anni 70-00, ha probabilmente subito una modifica nella disposizione e nella sua zona di ingerenza con l’aumento delle temperature globali.
E’ ancora in discussione il motivo e sono molti i fattori che potrebbero aver inciso, tuttavia il dato di fatto degli ultimi anni è una progressiva ritirata verso il pieno dell’Oceano, con la conseguenza di aver ‘liberato’ la zona mediterranea da una figura che anche in termini climatici, riusciva a provocare una buona alternanza stagionale.
Il suo arretramento, unito all’innalzamento della cella di Hadley ha comportato un’interferenza sempre maggiore nel clima Mediterraneo da parte dell’Anticiclone Africano, con contestuale netta risalita termica a tutti i livelli e a tutte le quote. Inoltre, la modifica del getto che praticamente si muove ormai in maniera meridiana a partire dal Polo, porta molto di più a scambiare masse di aria da sud a nord, rispetto che da ovest a est, con le relative conseguenze.
Qui di seguito potete trovare la differenza sostanziale in alcune carte a 500 Hpa, dell’Anticiclone delle Azzorre, rispetto all’Anticiclone Africano. Gli archivi li potere recuperare tramite il sito tedesco presente anche all’interno del mio sito della sezione Nowcasting.
L’azzorriano è caratterizzato da temperature e geopotenziali alti a 500 Hpa (5500 metri) ma, temperature a 850 Hpa (1500 metri) NETTAMENTE più basse, essendo composto di aria di matrice oceanica più mite e temperata. I valori di Pressione sono invece sensibilmente più alti del suo collega (spesso si arrivava a 1040-1050 talvolta). Spesso inoltre si riconosce a causa del prolungamento nel suo lato posteriore verso l’Oceano Atlantico.


Il secondo, l’Africano, oramai croce maledetta delle nostra stagioni, ha geopotenziali molto elevati come l’Azzorriano ma temperature nella zona mediana dell’atmosfera (1500-5500) altissime, e pressioni più basse (non è considerato un vero e proprio anticiclone infatti). Chiaro esempio ne sono le mappe nel simpatico 2003 ma direi anche delle ultime estati (2023 e 2024). Farò un articolo a parte in proposito.


La tendenza dell’ultimo decennio è sempre più spinta verso il rinforzo dell’Africano sull’Europa, spesso la sua presenza diventa ingombrante anche in inverno. I prossimi anni saranno importanti per capirne di più.
Perché l’Azzorriano è così importante per Italia ed Europa?
L’Anticiclone delle Azzorre è spesso considerato una sorta di “guardiano” del clima, poiché regola la circolazione atmosferica tra l’Atlantico e l’Europa. Il suo comportamento determina molte delle condizioni meteorologiche che sperimentiamo durante l’anno. In estate, quando l’anticiclone si espande verso il Mediterraneo, porta tempo stabile, caldo e soleggiato. In inverno, invece, il suo posizionamento e la sua intensità possono influenzare l’arrivo di perturbazioni atlantiche o di ondate di freddo.
Come influisce sul clima europeo?
L’Anticiclone delle Azzorre non è sempre posizionato nello stesso punto, e i suoi spostamenti hanno un grande impatto sulle condizioni meteorologiche. Vediamo alcuni degli effetti principali:
- Estate: quando l’anticiclone si rafforza e si estende verso l’Europa, le alte pressioni inibiscono la formazione di nuvole e precipitazioni, portando bel tempo e temperature elevate ma clima tendenzialmente secco. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei paesi del Mediterraneo, come Italia, Spagna e Grecia.
- Inverno: durante la stagione fredda, il comportamento dell’anticiclone può determinare se l’Europa sarà colpita da perturbazioni atlantiche (quando l’anticiclone è più debole o si alza verso nord) o da correnti fredde provenienti da nord-est (quando crea agganci o ponti su Scandinavia e Russia trascinando aria continentale a sud).
- Autunno e primavera: in queste stagioni intermedie, l’Anticiclone delle Azzorre può alternare fasi di stabilità atmosferica con periodi in cui permette l’arrivo di perturbazioni, rendendo il tempo più variabile.
Purtroppo la sua mancanza negli ultimi anni si sente molto. Le temperature sono mediamente salite, le perturbazioni si alternano ad onde calde con fenomeni sempre più intensi e in inverno la sua assenza impedisce veri e proprio blocchi duraturi in grado di portare aria fredda a sud e raffreddare il Mediterraneo.
Sarà un ciclo o forse no? Non ci resta che aspettare.
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